L'intero complesso è stato donato dalla regina di Spagna Maria Anna (1667 - 1740, figlia del principe elettore Philipp Wilhelm von pfalz Neuburg sposa di Carlo II, appartenente al ramo spagnolo degli Asburgo) al suo confessore, il padre Cappuccino Gabriel Pontifeser, nato a Chiusa. Laureatosi in filosofia, in seguito entrò a far parte dell'ordine dei Cappuccini e dopo un pò di tempo divenne confessore della regina di Spagna Maria Anna. In seguito la regina acquistò il fondo Zoppolt che comprendeva la casa natale di padre Gabriel e negli anni 1702/03 venne costruita una capella dedicata alla Madonna di Loreto.
La chiesa dedicata nel 1701 a S. Felice di Cantalicio, come la pale dell'altare maggiore a lui dedicata, opera del pittore Paolo Pagani. I quattro altari sono dono dell'arciduchessa Dorotea di parma, sorella della fondatrice del convento, opere del bolognese Carlo Cignani (1628-1719).
Vicino al convento dei Cappuccini si trovava la casa natale di padre Gabriel, acquistata insieme al giardino per costruirvi la cappella di Loreto, copia della casa che ospita a loreto la Madonna Nera.
Il tesoro di Loreto, o tesoro dei Cappuccini, è una delel maggiori attrattive della città. I pezzi che costituiscono il tesoro sono stati in parte regalati dalla regina al convento, per il resto frutto di donazioni raccolte in Spagna dallo stesso padre Gabriel. Nel museo sono esposti dipinti del XVI e XVII secolo, di provenienza italiana, olandese ma soprattutto spagnola. Il pezzo di maggior rilievo è l'altare appartenuto alla coppia reale spagnola.
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