giovedì 25 agosto 2011

Monumento a Theodor Christomannos


Sul Catinaccio lungo il sentiero che porta al rifugio Roda di Vael sorge l'imponente aquila di bronzo a ricordo del grande pioniere delle Dolomiti Theodor Christomannos (1854-1911),a cui è legata la prosecuzione della strada della val d'Ega da Nova Levante attraverso Carezza sino a Vigo di Fassa (1894-96). L'aquila, eretta nel 1912, fu asportata poco prima della fine della II guerra mondiale; nel 1959 è stata ricollocata la nuova aquila, opera della scultrice bolzanina Maria Delago.

Christomannos nacque a Vienna nel 1854 dove si laureò in giurisprudenza. Si trasferì poi a Merano dove condusse uno studio legale; era inoltre segretario dell’allora DÖV (Deutsch-Österreichischer Alpenverein – il club alpino austrotedesco) e dunque grande appassionato di montagna.

Christomannos riconobbe sin dall’inizio le prospettive del turismo per le popolazioni delle zone alpine e fondò l’associazione “Verein für Alpenhotels”, associazione che promuoveva la realizzazione di hotel nelle località montane. A questa associazione si deve la realizzazione del Grand Hotel Carezza al Passo di Costalunga, all’epoca uno dei più prestigiosi alberghi della zona dove trascorse le vacanze – tra gli altri ospiti illustri, anche la principessa Sissi, moglie dell’imperatore dell’Impero Austro-Ungarico Francesco Giuseppe.

Ma l’opera più significativa di Christomannos resta la “Grande Strada delle Dolomiti”, una strada lungo la quale muoversi a piedi, a cavallo, in carrozza, corriere postali e automobili. La strada che da Bolzano porta fino a Dobbiaco, passando per la Val d’Ega, il Passo di Costalunga, la Valle di Fassa, i passi dolomitici e Cortina, fu realizzata all’inizio del ’900 ed è ancor’oggi frequentata da milioni di turisti provenienti da tutto il mondo.

Christomannos morì nel 1911.


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