domenica 12 dicembre 2010

Karl Plattner




Karl Plattner (nasce a MallesVenosta il 13 febbraio 1919 e muore a Milano l'8 dicembre 1986) è stato un pittore altoatesino.

Nasce in una famiglia numerosa e povera. A quattordici anni, finita la scuola dell'obbligo, va "a bottega" da un imbianchino del paese, e comincia a dipingere per diletto. A 16 anni si trasferisce a Bressanone, da un verniciatore, e lì conosce Anton Sebastian Fasal, pittore e restauratore viennese, che lo prende a lavorare con sé. Plattner impara così la tecnica dell' affresco, ed affina, in generale, la sua tecnica pittorica.

Quando scoppia la II guerra mondiale, Plattner viene arruolato nell'esercito italiano ma, a seguito delle "opzioni", viene congedato e torna in Alto Adige. Come lui, molti sudtirolesi optano per la cittadinanza tedesca e,coloro che lasciano le proprie case per emigrare, si rivolgono al giovane pittore perchè dipinga i propri masi. Questi sono i primi dipinti su commissione che gli consentono di guadagnare dalla pittura.

Karl Plattner, nel 1940, si iscrive all'accademia di Belle Arti di Berlino, ma la guerra gli impedisce di trasferirsi: viene infatti arruolato nell'esercito tedesco. Nel 1943 ottiene un congedo e per sei mesi frequenta l'accademia. Dopo la guerra ritorna in Val Venosta e nel 1948 frequenta l'accademia di Belle Arti a Firenze e successivamente l'Accademia di Brera a Milano.

Il primo affresco è del 1947 per la chiesa di Montechiaro, seguono quelli per Prato allo Stelvio e Malles Venosta. Tra il 1950 e 1951 torna a Parigi dove conosce la futura moglie Marie Josephe, e dove prepara i cartoni per i monumenti ai caduti di Malles e di Naturno. Quest'ultima opera risulterà sgradita alle gerarchie ecclesiastiche che la fanno nascondere, dopo che l'opera viene danneggiata da ignoti (solo nel 1968 l'opera verrà restaurata).

Si trasferisce in Brasile e ritorna a Bolzano nel 1955 per dipingere la sala consiliare del consiglio provinciale, per poi ritornare in Brasile. Nel secondo periodo in Sudamerica, affresca la sede del giornale Folha da Manha e organizza altre due esposizioni.

Nel 1958 ritorno definitivo in Europa; lavora tra l'Alto Adige, l'Austria per il festival di Salisburgo, la Francia e Milano. Affresca la cappella di Ponte Europa con un ciclo storico; è considerata la sua opera più impegnativa.

Plattner e famiglia ritornano a Milano, dove restano fino al 1978. Successivamente si tasferiscono a Parigi, dove Plattner si ammala, ed è costretto a trasferirsi a Cioieres. Lì rimarrà, salvo brevi periodi trascorsi a Parigi, Milano e Burgusio (val Venosta), fino alla sua morte, avvenuta a Milano l' 8 dicembre 1986.

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