venerdì 8 ottobre 2010

San Corbiniano di Frisinga

La legenda narra che il santo fu assalito da un orso durante il suo secondo viaggio a Roma. A seguito di questo attacco l'orso uccise il mulo che portava i bagagli del santo. Irritato per il contrattempo Corbiniano ordinò all'orso di ammansirsi e di portare lui stesso i pesi che avrebbe dovuto portare il mulo. L'orso obbedì, si fece imporre il basto e placidamente seguì fino a Roma il santo dove questi lo affrancò dal suo impegno e lo lasciò libero.
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San Corbiniano, dopo aver trascorso un periodo di vita ascetica, va a Roma presso il papa Gregorio XI il quale sta a cuore l'evangelizzazione della Baviera. Arrivato in Baviera è ben accolto dal duca Teodone e dal figlio Grimoaldo, residente a Frisinga, e gli viene concesso di esercitare il suo apostolato di vescovo missionario. Si stabilisce prima a Maia, vicino a Merano, per la devozione di S. Valentino (antico vescovo della Rezia) e da lì prosegue per Frisinga. Muore l'8 settembre 725 e viene sepolto a Maia, presso la tomba di S. Valentino. Nel 765 la salma viene trasportata nella chiesa di S. Maria di Frisinga.

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