

Allo scadere del termine Orsola prese il mare con 11mila compagne e, secondo alcune versioni, anche con il promesso sposo.
Attraversò il tratto tra l'Inghilterra e il continente com 11 navi, risalì il Reno fino a Colonia e successivamente a Basilea, da dove proseguì a piedi fino a Roma (probabilmente percorse la via francigena che da Canterbury portava a Roma).
A Roma, Orsola e le sue compagne furono accolte dal papa Ciriaco. Al ritorno però, transitando per Colonia incontrò Attila con gli Unni che nel frattempo aveva conquistato la città.
Qui le 11.000 vergini, esortate da Orsola alla fermezza, furono trucidate dalla furia dei barbari, mentre Attila - invaghito dalla sua bellezza - risparmiò Orsola per sposarla. Al rifiuto di Orsola la fece uccidere a colpi di freccia.
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Questa leggenda ha una base storica come ha dimostrato il ritrovamento di una iscrizione presso la chiesa di Colonia, che parla del martirio di S. Orsola con altre 10 vergini (divenuti 11.000 da un piccolo segno sul numero romano XI o dal nome di una compagna di Orsola, Undecimilla, interpretato come Undecim Milia).
È infine possibile che in questa leggenda ci sia un lontano ricordo di un mito pagano relativo alla dea Freyja che, col nome di Horsel od Ursel, accoglieva nell'al di là le fanciulle defunte.
Gli attributi sono: palma del martirio, freccia, corona, mantello con il quale protegge le compagne.
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