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mercoledì 1 settembre 2010
Il processo ai topi di Stelvio
A Glorenza, l'unica "civitas"della Val Venosta nel medioevo, era importante anche per il suo tribunale (voluto da Alberto III di Tirolo).
Uno dei processi più curiosi dell'epoca e documentat, è certamente quello a carico "dei topi di Stelvio"
- Era venerdi 21 ottobre 1519 quando Simon Fliess di Stelvio, preso dalla disperazione, sporge querela al giudice Wilhelm Hasslinger a nome di tutti i suoi poverissimi compaesani contro i topi campagnoli che arrecavano ingenti danni alla campagna e contro i quali non si sapeva più cosa fare. Si lamentò tanto da far pietà ai sassi: "già c'era poco da mangiare ed ora si aggiungevano anche queste bestie che divoravano tutto, distruggevano il raccolto non permettendo nemmeno di poter versare i tributi per Glorenza". E fu proprio in virtù di questo motivo che i opi vennero di fatto denunciati.
La causa intentata nei loro confronti fu molto onesta, tanto che venne assegnato loro come pubblica accusa Minig Schwarz di Stelvio ma anche come avvocato difensore un certo Hans Grienebner, cittadino di Glorenza.
La prima udienza fu stabilita per il 26 ottobre 1519, venne imbastito un vero e proprio processo, con tanto di testimoni, domande e risposte concludendosi il 2 maggio 1520.
Negli atti giudiziari i topi venivano definiti animaletti fastidiosi, non ragionevoli, che da sempre popolavano il paese di Stelvio ma il difensore, con grande convinzione, potè dimostrare che quei topi avevano lavorato per il bene della comunità -mangiando larve di insetti e arricchendo il terreno - e quindi sarebbe stato equo dare loro un altro domicilio e pure un salvacondotto per raggiungere la nuova dimora senza incontrare cani, gatti o altri nemici lungo la strada.
Il difensore degli abitanti di Stelvio puntualizzò che se i topi fossero rimasti, i stelviani sarebbero stati costretti a lasciare il loro paese.
Il giudice, sotto pressione dalle due tesi, condannò i topi all'espatrio ma, davanti ai giurati, il difensore sottolineò che anche i topi avevano diritto di vivere e se dovevano lasciare la loro terra bisogna provvedere ad una nuova patria!
Al giudice la richiesta parve legittima e la sentenza fu clemente.
Visto e consiederato che non si riusciva a trovare nella zona di Glorenza un nuovo territorio per i topi, si doveva costruire un ponte attraverso il fiume Adige cosìcchè veniva assicurato ai topi di non essere cacciati o molestati dai loro nemici; i gatti e i cani dovevano essere rinchiusi in casa. Fu concesso anche un salvacondotto e una moratoria di 14 giorni perchè potessero "portare con sè i figli ancora piccoli, i topi ammalati e le femmine gravide".
Tale sentenza fu inserita nella raccolta ufficiale e provvista di regolare sigillo!
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