Nel cuore della città, cinto da un alto muro di chiara origine medioevale, troneggia il Convento dei Padri Francescani. Collocato un paio di metri al di sotto dell'odierno piano stradale, conservando quindi la collocazione originaria di ben 800 anni fa, il possente complesso forma quasi un mondo a sè, imperniato attorno alla grande chiesa con l'annesso convento ed il chiostro. Il complesso conventuale dei Francescani, documentato a Bolzano dal 1237, sorse su un terreno del Vescovo di Bressanone attorno all'antica cappella di S. Ingenuino.
Costruito nel XIV secolo il chiostro perfettamente quadrato, è coperto da un soffitto ad arcate in stile tardo gotico sostenuto da arcatelle trilobate scandite a gruppi di quattro cinque, dai pilastri delle arcate maggiori. Il chiostro era coperto in origine (la prima citazione della presenza francescana risale al 1221) da affreschi di scuola giottesca, in parte distrutti per il rifacimento delle volte, in parte coperti con calce, per cui oggi sono visibili solo frammenti, oltre ad affreschi più tardi. Una rarità è rappresentata da un affresco del XIV secolo in stile cosiddetto "lineare bolzanino", raffigurante Cristo sofferente, dove l'artista, per sottolineare i maltrattamenti patiti, ha messo in evidenza gli strumenti usati per la tortura: chiodi, croce, corona di spine, la lancia usata per trafiggere il costato, la spugna imbevuta d'aceto. Curioso anche il particolare che è solito contraddistinguere l'Ordine Francescano, cioè la scala collocata accanto alla croce con tracce di piedi sui singoli pioli, a significare la regola fondamentale della vita francescana, cioè seguire le orme di Cristo. (http://www.bolzano.net/convento-francescani.htm)
Di particolare interesse la cappella di Sant'Erardo, frequentata secondo una credenza dal giovane San Francesco in compagnia di suo padre, con un ciclo di affreschi protogotici (XIV secolo).
All'interno della chiesa sedici figure maschili che indossano un abito talare nero, rappresentano, non già, come si potrebbe immaginare, i Padri della Chiesa o Santi, bensì austeri docenti francescani delle prime e più famose università moderne; Londra, Oxford, Parigi, Napoli, Heidelberg. La raffigurazione esprime nei gesti delle mani e nel movimento dei piedi, l'impegno profuso dai professori nella discussione presumibilmente assai profonda. Ciascuna figura è contraddistinta da un titolo d'onore, come per esempio, Dottor Sottile.L'altare di Hans Klocker: si tratta di un complesso ligneo di stile ricorrente per l'epoca di costruzione: un largo basamento sostiene un più stretto piedistallo, sul quale si imposta il corpo centrale dell'altare costituito da un vano coperto dotato di ante, in modo da poter essere chiuso. Nel vano, mediante statue sempre lignee, è riprodotta la scena della Natività, mentre sia sulle ante, fronte e retro, sia sul piedistallo inferiore sono posti riquadri raffiguranti scene affini sul tema della Sacra Famiglia. L'opera, di altissimo valore storico e artistico, è considerata una delle più insigni opere d' arte gotica conservate a Bolzano
Nessun commento:
Posta un commento