Si narra che la principessa bizantina Theofano (*), sposa di Ottone II, fece costruire la chiesetta nel 981. Al ritorno dal suo viaggio in Italia la carrozza dell’imperatrice perse una ruota ed ebbe un brutto incidente. La donna rimase miracolosamente illesa e sul luogo di ritrovamento della ruota, fece ergere una cappella.
Non esistono prove tangibili o reperti storici che provino la veridicità del racconto. Alcuni fatti e particolari riportati però, lasciano supporre un fondo di verità. L’antica Via Claudia Augusta, storica via di passaggio tra nord e sud, passava proprio nei pressi della odierna chiesetta di S.ta Margherita. Theophanu era una principessa bizantina ed è del tutto plausibile che abbia consacrato la cappella ad una santa vissuta in Asia minore – Margherita. Alcuni particolari nella costruzione inoltre ricordano la celebrazione di riti bizantini.
La chiesa fu costruita su una base quadrata. Alla parete est della cappella vennero aggiunte tre singole absidi. Il tipo di costruzione può essere collocato nel primo millennio. Le forti similitudini con le originali fondamenta della vicina chiesetta di S. Giorgio e della chiesetta di S. Pietro nel Grigioni, confermerebbero l’origine carolinga della costruzione di Santa Margherita.
Sull'arco trionfale è rappresentato il Cristo in veste di Giudice con i dodici Apostoli. Nell'abside sinistra insieme alla Madonna in trono con Bambino sono due Storie della Vita di Santa Margherita; in quella centrale sono raffigurati Cristo in mandorla con i simboli dei quattro Evangelisti e le dieci Vergini Saggie e Stolte, nella destra S. Margherita in gloria e la condanna, il martirio e la decapitazione della Santa.
(*) Theofano, bizantina, a sedici anni divenne moglie di Ottone II. Il matrimonio simboleggiò la riconciliazione tra i due imperi. La sposa portò con sé la raffinatezza della cultura bizantina, fu elemento di pacificazione valorizzando le convergenze tra le due culture, con discrezione fece sentire il peso della sua personalità, senza offuscare l'opera del marito. Dotata di grandi capacità diplomatiche, durante la reggenza del figlio Ottone III costruì un apprezzabile equilibrio politico.
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