venerdì 16 agosto 2013

Nubi sul Sudtirolo

 
Franz Defregger

"Quando nel 1809 iniziò la sollevazione di Andreas Hofer, il Tirolo già da quattro anni faceva parte della Baviera. Era stato ceduto nel dicembre del 1805 in base al trattato diPressburgo (*), le cui dure clausole rispecchiavano la gravità della sconfitta subita dagli Austriaci ad Austerlitz (il trattato segnò la fine del S.R.I.e a Francesco II rimase il titolo di Francesco I d'Austria).
Il malcontento seguito al passaggio del Tirolo alla Baviera ebbe una notevole importanza nel favorire la partecipazione  popolare alla rivolta.... persero ogni valore le norme che permettevano ai Tirolesi di rifiutarsi di partecipare a guerre al di fuori dei confini della Contea.
..
Per i Tirolesi il rischio non era solo quello di fornire la "carne da cannone" per le sempre più sanguinose guerre di Napoleone, ma anche quello di essere costretti a combattere contro l'Austria e l'imperatore Francesco II.
..
Il malcontento dei Tirolesi  sarebbe rimasto a livello di  tumulti isolati se l'Austria stessa non avesse deciso di organizzare una sollevazione popolare.
..
Il principale fautore della guerra, l'arciduca Giovanni d'Asburgo, fratello dell'imperatore  Francesco II, coinvolse il Tirolo nei suoi piani... Il giovane arciduca Giovanni aveva dalla sua alcune valide ragioni. Erano passati solo quattro anni dal passaggio del Tirolo alla Baviera, nelle comunità rurali le persone che avevano fatto parte delle precedenti strutture di autogoverno erano inmaggioranza al loro posto, il sistema di difesa del Tirolo era stato abbandonato ma gli uomini erano ancora tutti presenti.
L'idea era quella di invadere il Tirolo, suscitare la sollevazione, stabilire un governo provvisorio e ricostituire formazioni locali di combattenti.
..
L'Arciduca Giovanni e il suo braccio destro il barone Josef von Hormayr, avevano concepito le giustificazioni per l'invasione, deboli dal punto di vista giuridico ma moralmente plausibile da convincere molti Tirolesi a puntare di nuovo sulla carta austriaca.
Per la propaganda da distribuire segretamente in Tirolo prima dell'invasione, l'arciduca Giovanni aveva sottolineato: 
"In considerazione dell'onestà dei Tirolesi e del loro timore reverenziale per i diritti e i trattati, è necessario presentare in modo preciso che l'Austria ha ceduto il Tirolo alla Baviera con il trattato di Pressburgo nei modi e con gli stessi diritti che caratterizzavano ilpossesso del Tirolo da parte di sua maestà l'imperatore e non altro. Con la rottura di questi impegni da parte della Baviera cessa il diritto di questa al possesso del Tirolo, e loro, i Tirolesi,non hanno mai reso omaggio nè giurato al re di Baviera.""
E ancora scriveva l'arciduca Giovanni d'Asburgo "una veloce avvanzata in Tirolo è necessaria per togliere il tempo di riflettere e per far sì che la nazione ne sia trascinata (...) Fatto questo primo passo, questo popolo non può tornare indietro. (...) In verità èdecisivo che quando si è aizzato ilpopolo non lo silasci senza truppe e senza difesa.."

Dopo la pesante sconfitta dell'Austria nella battaglia di Wagram   gli Austriaci decisero di abbandonare il Tirolo al proprio destino.  
Dopo l'armistizio di  Znaim (12 luglio 1809) nella Moravia meridionale, le truppe regolari austriache abbandonarono il Tirolo. Nell'agosto del 1809 fu istituito a Innsbruck il singolarissimo governo provvisorio di Andreas Hofer.

"L'imperatore Francesco II si distanziò dai promotori della guerra e affidò la guida del governo a Metternich. Il matrimonio di Napoleone con la figlia dell'imperatore fu deciso per salvare l'Austria dalla catastrofe.

Hofer fu catturato e il Tirolo tornò sotto il dominio bavarese.

Metternich impose una vera e propria censura nei confronti di tutto ciò che riguardava la sollevazione dei tirolesi. L'arciduca Giovanni per tutta la vita non potè più recarsi in Tirolo. L'enormeimbarazzo dei circoliimperiali e lacongiura del silenzio nei confronti di HOfer durarono a lungo e restarono in vigore ben oltre la morte di Francesco II, avvenuta nel 1835."



(dal libro di Marius De Biasi, Storia degli  Schützen - La difesa territoriale nel Tirolo storico, 2012, cap. XVI, pagg. 224,225,230 )

(*) odierna Bratislava


Nessun commento:

Posta un commento