martedì 13 agosto 2013

"Il Tirolo è una saccoccia...."



"Tirol  ist eine Geldbörse, in die man nie umsonst greift" Maximillian I



Dopo la carneficina della battaglia della Calva Massimiliano I cambiò strategia; anzichè uomini, iniziò a pretendere che gli stati gli fornissero soprattutto mezzi finanziari per arruolare i mercenari che gli servivano per sue guerre.
Dal 1500 al 1519 vi furono ben 31 Diete provinciali, il Landlibell del 1511 rappresenta una tappa della nuova strategia:
  1. settembre 1500, Dieta di Innsbruck: vengono concessi 5.000 Gulden di contribuzione straordinaria. Si legge:" ....nonostante il fatto che le guerre riguardino l'Impero e non la popolazione tirolese  ..." 
  2. dicembre 1500, Dieta di Bolzano: riscossione della nuova "colletta turca" stabilita nella misura di 1/10 di tutti gli introiti di prelati e nobili e nella misura di 4 "Pfund Berner" per ogni fuoco di città e giurisdizioni. 
  3. estate 1504, Dieta di Bressanone: "guerra bavarese" con i Wittelsbach-Pfalz. Era un conflitto che riguardava l' Impero e solo marginalmente il Tirolo.  Massimiliano chiese ed ottenne dai Tirolesi 18.000 Gulden per 1.000 lanzichenecchi.
  4. autunno 1506, Dieta di Bolzano: Massimiliano I chiese agli stati 50.000 Gulden per organizzare la sua spedizione a Roma per farsi incoronare imperatore dal papa. Tuttavia Venezia non consentì il passaggio per i suoi territori. I denari raccolti furono impiegati per sostenere la guerra contro Venezia.
  5. gennaio 1507, Dieta di Vipiteno: tassa straordinaria nella Contea del Tirolo, 1/10 degli introiti di prelati e nobili e 1 Gulden per ogni fuoco di città e giurisdizioni rurali.
  6. gennaio 1508, Dieta di Bolzano: dopo il rifiuto dei principi elettori tedeschi nella Dieta di Costanza, Massimiliano chiese aiuto ai Tirolesi per la sua guerra contro Venezia.
  7. primavera 1508, Dieta di Bolzano: dopo che la Lega Sveva negò a Massimiliano ogni aiuto per la guerra contro Venezia, Massimilian0 -  "per diffendere iconfini del Tirolo"  impose, ai tirolesi, di trovare 120.000 Gulden per pagare 10.000 uomini per tre mesi e 60.000/80.000 Gulden per l'Imperatore. Inoltre furono stabilite alcune norme di reclutamento, mantenimento, esenzioni per clero, nobili, cittadini e contadini agiati che potevano mandare a combattere un proprio sostituto pagando il corrispettivo per l'ingaggio di un mercenario, modalità di vettovagliamento e acquartieramento dei contingenti.
  8. gennaio 1509, Dieta di Bolzano: malgrado l'armistizio stipulato con Venezia per la cessazione dei combattimenti per tre anni, Massimiliano chiese ed ottenne l'equivalente per armare dai 10.000 ai 20.000 mercenari: 120.000/240.000 Gulden.
  9. dicembre 1509, Dieta di Bolzano: altri 180.000 Gulden e 90.000 Gulden per approvvigionamenti e forniture
  10. anno 1510, Diete a Bolzano, Vipiteno, Dobbiaco e Lienz: continue richieste di uomini, denaro, approvvigionamenti, ecc. portò la Contea al limite delle proprie capacità.
  11. giugno 1511, Dieta di Innsbruck: viene rilasciata la patente imperiale detta Landlibell. Nel corso della dieta gli stati pretesero con forza che fosse discusso se Massimiliano I, come conte del Tirolo, potesse legittimamente chiedere di impegnare la capacità finanziaria della Contea per esigenze legate alla politica imperiale e in guerre esterne di natura offensiva. Bisognava  risolvere la contraddizione legata al fatto che il Principato di Trento e quello di Bressanone, in caso di guerre imperiali, finivano per essere chiamati a contribuire due volte: in quanto membro dell'Impero e in quanto membro della federazione tra Principati e Contea del Tirolo. La tattica dell'imperatore di dilazionare, blandire eminacciare gli stati tirolesi, gli permise di non mantenere le promesse e di disattendere quei principi tanto solennemente affermati nel Landlibell. Solo dopo la sua morte il Landlibell fu confermato e attuato.
  12. luglio 1511, Dieta di Bressanone per la riconquista della fortezza di Beutelstein, posta fuori dai confini della Contea, Massimiliano chiese oltre 200.000 Gulden.
  13. novembre 1511, Dieta di Innsbruck: Massimiliano avanza la richiesta di 10.000 uomini e 20.000 Gulden per diffendere Verona dall'assedio dei Veneziani. Vi furono forti resistenze da parte dei rappresentanti degli stati tirolesi e si assistette al rifiuto di eseguire gli ordini! Gli stati tirolesi diedero l'assenso al prelievo di 20.000 Gulden.
  14. febbraio 1512, Dieta di Vipiteno: Massimiliano I non chiese contributi ma comunicò, ai rappresentanti tirolesi, che erano in corso trattative di pace. Malgrado ciò gli stati protestarono duramente per i gravi danni causati dalle devastazioni di migliaia di mercenari svizzeri ingaggiati da Massimiliano I che avevano otteuto il permesso di attraversare la Contea. Il mancato pagamento del soldo era stato la causa dei saccheggi. Nel corso dello stesso anno Massimiliano concesse ad altri 18.000 mercenari di passare per le valli tirolesi.
  15. marzo 1513, Dieta di Bressanone: su mandato di Massimiliano i suoi vicari pretesero dagli stati 60.000 Gulden e l'equivalente per 15.000 armati per continuare le guerre in Italia. Furono concessi 20.000 Gulden a causa delle calamità naturali che avevano indebolito la Contea. 
  16. 1513, Diete a Vipiteno, Innsbruck Bolzano, Sillian: richieste di uomini, denaro e rifornimenti. Gli stati tirolesi chiesero a Massimiliano di rivolgersi anche agli sati degli altri suoi domini ereditari e di pretendere dai principati imperialigermanici maggiore aiuto di quello concesso fino allora.                                                     Nonostante gli enormi costi e il fatto che l'impegno militare in Italia si fosse rivelato inefficace, l'imperatore non rinunciò alla sua politica di guerra!                                        Le ricche miniere di argento della Contea passarono sotto il controllo dei Fugger a garanzia degli enormi prestiti concessi. Tutti i possedimenti tirolesi furono pignorati e tutte le entrate della Contea furono impegnate!
  17. gennaio 1514, Dieta di Innsbruck: Massimiliano, tramite i suoi vicari, chiese ed ottenne 50.000 Gulden e 3.000 armati per tre mesi. A quel tempo Massimiliano I era solito affermare che "Il Tirolo : è una saccoccia nella quale si può infilare una mano in ogni momento, certi di tirar fuori sempre qualcosa"
  18.  primavera 1515, Dieta di Innsbruck: le proteste divennero semprepiù veementi. Dopo ulteriori vaghe promesse da parte dell'imperatore, gli stati tirolesi furono indotti ad accordare il prelievo di 36.000 Gulden e ulteriori 12.000 Gulden.
  19. fine febbraio 1516,Dieta di Innsbruck: malgrado le devastazioni causate da 15.000 mercenari elvetici, l'imperatore pretese altri 40.000 Gulden.  Nella Contea le giurisdizioni cittadini e rurali si ribellarono e rifiutarono di sborsare Gulden. Si applicarono per la prima volta misure coercitive.
  20. luglio 1516, riunione stati tirolesi a Innsbruck: Massimiliano I presentò il resoconto del disastro militare avvenuto agli inizi del 1516 contro i Veneziani "..sempre fedeli e obbedienti, chiedendo consiglio e aiuto ...". Gli stati espressero rammarico per le sconfitte: ".. gli enormi aiuti concessi per il lungo sforzo bellico,la carestia, le innondazioni, i cattivi raccolti,lamoria di gente hanno stremato il popolo tirolese ...." Ma Massimiliano continuò imperterrito.
  21. dicembre 1516, Dieta di Innsbruck: Massimiliano I annunciò l'inizio delle trattative di pace,ma chiese  altri 70.000 Gulden.
  22. inizio febbraio 1517, Dieta di Innsbruck: Massimiliano richiese ulteriori 70.000 Gulden ma, per la prima volta, gli stati risposero con un netto rifiuto. I delegati non cedettero: "....richiamiamo alla memoria gli sforzi che essi avevano compiti nella guerra contro gli Svizzeri (4.000 morti nella battaglia della Calva), nella guerra contro la Baviera (1504) edurantei 9 anni di guerra contro Venezia, ..... Ricordarono  che essi avevano dato tutto ciò in guerre che riguardavano l'Impero.....non si capiva per quale ragione fosse necessario convocare le diete provinciali se i consiglieri imperiali erano legittimati ad imporre i prelievi ....."
  23. febbraio-maggio 1517 dieta pan-asburgica di Innsbruck: Finalmente Massimiliano I accettò diconvocareuna dieta nella quale fossero presenti i rappresentanti di tutti i suoi domini. La Dieta durò 4 mesi, tuttavia Massimiliano non vide affatto la dieta come illuogo dove compiere un atto di riparazione verso il martoriato Tirolo.                                                                                                                       L'11 aprile 1518 pretese che gli venissero versati 400.000 Gulden di cui 120.000 dovevano essere garantiti dal solo Tirolo. Dopo lunghe trattative il contributo tirolese  venne ridotto a 100.000Gulden! Nicolò Macchiavelli ,a quel tempo ambasciatore di Firenze alla corte imperiale, espresse un tagliente giudizio sull'insaziabilità di Massimiliano I: "Se tutte le foglie di pioppo d'Italia si trasformassero in oro, per Massimiliano sarebbe sempre troppo poco"
  24. luglio 1518, Dieta di Innsbruck: non ebbe luogo per il rifiuto della nobiltà tirolese a parteciparvi      
  25. gennaio 1519, Dieta di Dobbiaco: non ebbe luogo anche se sollecitata due volte da Massimiliano I.                                                                                                       

(dal libro di Marius De Biasi, Storia degli  Schützen - La difesa territoriale nel Tirolo storico, 2012,  pag.71-81)

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