lunedì 6 maggio 2013

Il diavolo nella Torre dei Signori

"Si narra di un povero contadino di Lajon che, trovandosi un giorno a far legna nel bosco, incontrò un misterioso cacciatore con una strana boccetta tra le mani. Questa conteneva un minuscolo capro, eretto sulle zampe posteriori e con lunghe corna d'oro. L'inquietante visitatore offrì la boccetta al giovanotto e gli promise grandi guadagni se egli, ogni volta che le corna del capro arrivavano al collo della bottiglia, le avesse limate e ne avesse venduto l'oro ricavato.
Il prezo dell'offerta era però l'anima!
Il contadinello accettò per indigenza, ma col tempo si accorse che la sua condizione non migliorava affatto; infatti il denaro che ricavava dalla vendita delle corna dorate svaniva in fretta, ed in casa sua era scomparsa anche la pace.
Decise allora d farsi aiutare dal cappellano di Sabiona, il padre benedettino Roman Weichlin, il quale si fece portare la boccetta con il capro. Il monaco ebbe il suo bel daffare per cercare di sollevarla poichè essa era incredibilmente pesante! Solo dopo averle legato intorno la medaglietta di S. Benedetto la bottiglietta potè essere presa in mano dal sacerdote, il quale la nascose nella cantina della torre dopo aver confessato ed assolto il contadino dal suo peccato.
Ogni notte gli inservienti erano destati da terribili rumori che provenivano dal basso ed ognuno aveva terrore di scendere nella cantina.
Qualche giorno dopo il vescovo  salì a Sabiona per una festa e padre Roman potè mostrargli i demoniaco oggetto. Si deliberò allora di gettare la boccetta in un rogo benedetto preparato fuori dalle mura presso il Torgglhof, il maso vinicolo del convento. Così si fece. Ma la maledizione del demone continuò giorni dopo quando un violento temporale flagellò l'erea di Sabiona, e quetso per intere settimane.
Il padre allora uscì con un crocefisso a benedire il cielo, ma un terribile lampo lo sbalzò in terra insieme ai minestranti, mentre un grosso pezzo del portale della chiesa veniva scaraventato contro il coro delle suore in preghiera, senza che alcuna subisse danno. 
Era l'11 giugno, S. Barnaba aveva protetto il convento!
Il terribile maltempo tuttavia non terminò e procurò altri danni. Il guardianod dei Cappuccini di Bressanone, padre Wolfgang Hofbichler, consigliò allora di far erigere 4 croci temporali ai 4 angoli delle mura del convento e di farle benedire dal vescovo. Così fu e, da quel momento, l'ira del maligno non potè più nulla contro la Croce.
Le cronache raccontano che questi terribili eventi accadero tra il marzo e ilgiugno dell'anno 1694."

(Andrea Vitali, Clausa sub Sabione sita"

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