Julius Perathoner (nato a Teodone il 28 febbraio 1849 e morto a Bolzano il 17 aprile 1926), politico austriaco diventato italiano dopo il trattato di St Germain, fu sindaco di Bolzano dal 1895 al 1922 quando fu rimosso dai fascisti.
Fu tra i principali esponenti tirolesi del Deutsche Freiheitliche Partei (DFP), il partito liberale austriaco che s'impegnava per una modernizzazione del paese
con una netta divisione fra Stato e Chiesa ed era apertamente anticlericale.
Ha il merito di essere riuscito a portare la città al passo coi tempi
e di aver fatto resuscitare Bolzano, dopo la perdita dei suoi privilegi
mercantili ottenuti grazie a Claudia de' Medici e perduti a causa di Napoleone, con un enorme sviluppo turistico, urbanistico e, in misura minore, industriale.
Nell'epoca Perathoner vennero realizzate importanti opere pubbliche come il nuovo Municipio (progettato da Karl Hocheder, esponente della Munchner Schule) , la costruzione del Museo civico e del Teatro di Bolzano (realizzato da Max Littmann e distrutto dai bombardamenti nella II guerra mondiale), nonché viarie con gli importanti collegamenti fra Bolzano e il Kurort (luogo di cura) di Gries grazie alla costruzione di nuovi ponti e del tram, accorpò il comune di Dodiciville al comune di Bolzano, fece costruire la cremagliera del Renon (Rittnerbahn), la funivia del Colle (Kohlererbahn) nel 1908 (la prima al mondo per il trasporto di persone) e la funicolare del Virgolo (Virglbahn), la via Cassa di Risparmio.
Di particolare interesse del periodo Perathoner è il vastissimo programma di scuole pubbliche che devono sostituire quelle religiose. Emblematica è la Kaiserin Elisabeth Schule (1911), dove i bolzanini inseriscono tutta la loro voglia di formare una nuova classe dirigente fatta di professionisti e artigiani preparati.
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