venerdì 8 giugno 2012

Castel Flavon/ Haselburg

Gia da tempo immemorabile Castel Flavon è un'ambita meta di escursione per gli abitanti di Bolzano; prima di tutto per la vista meravigliosa e poi per l'atmosfera medievale che si sprigiona da questo antico  maniero.
Il lato accessibile dalla collina su cui sorge era fortificato da un fossato e da un muro di cinta con merli e feritoie. Del castello stesso sono rimaste in buono stato soltanto due ali.

La prima documentazione sul Castel Haselburg (in origine Haselberg) è del 1237.
I nobili von Haslach zu Haselberg erano ministeriali dei vescovi di Trento e contemporaneamente avvocati della chiesa di Bolzano.
Nel 1259 essi cedettero (o furono costretti) questo diritto avvocatizio a Mainardo II di Tirolo.  
Ben presto vendettero anche il castello ai nobili von Greifenstein.
Nei secoli successivi si ebbe un frequente cambio di proprietari, finchè nel 1480 il maniero giunse nelle mani della famiglia di Kaspar von Voels /Fiè e suoi successori, i quali curarono la ricostruzione e l'ammordenamento con gusto rinascimentale e con preziosi affreschi.
Il castello reca anche il nome di "Kuepach", che gli proviene dall'omonima di nobili e facoltosi cittadini di Bolzano, proprietari del manufatto fra il 1590 e il 1730 per poi passare al conte di Toggenburg.
L'arte rinascimentale, sotto l'influsso del Principe Vescovo Bernardo Clesio, si ripercosse in maniera incisiva in questo castello. Ne sono testimonianza i cicli di affreschi all'interno delel due sale dell'edificio.
 I dipinti al di sopra del rivestimento in legno nella stanza al primo piano  propongono dall'alto in basso un fregio rinascimentale  in cui sono collocati dei medagliani con rappresentati gli imperatori romani: Augusto - Tiberio - Claudio - Adriano - Traiano ecc.
Sopra la porta spicca lo stemma dei nobili von Voels con la data 1541 (inizio dei lavori di risanamento) i quali riportavano anche il nome dei Colonna, un' antica e nobile famiglia romana. Questa è la ragione della presenza di una colonna sullo scudo gentilizio.
Le singole figure sotto i medaglioni sono separate da cariatidi che sostengono la trabeazione.
Alcune scritte tuttora leggibili fanno riferimento alla storia ed alla mitologia romana.


L'attrazione principale è costituita dagli affreschi al secondo piano del tratto occidentale. I dipinti delel due sale vengono attribuiti a Bartlma Dill Riemenschneider, un artista di Wurzburg accasatosi a Bolzano.
Tutte le raffigurazioni risalgono alla prima metà del XVI secolo ed appartengono a quanto di meglio la pittura rinascimentale propone nell'area tedesca meridionale.
I motivi ornamentali sono costituiti da ghirlande e fastelli di campo e di giardino ma l'attenzione principale va rivolta alla rappresentazione dalle Metamorfosi di Ovidio come l'amore inappagato di Apollo per la ninfa Dafne.
Sulla parete occidentale si può ammirare la sfida tra Fedo - Apollo e Cupido in un ambiente paesaggistico ripreso nelle immediate vicinanze del castello (nello sfondo si vede la Residenza Weisshaus di Aslago, l'abitazione dal tetto di paglia del maso Tiefnoler con i fabbricati agricoli. 
Sulla sinistra, a metà strada verso Castel Flavon, si trova l'antica cappella di Santa Geltrude.
Con il crollo del tratto meridionale del castello sono scomparsi numerosi affreschi.

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