La frazione di Casteldarne sorge nei pressi dell'antico sbocco del rio Gàdera ha preso verosimilmente la denominazione dal nome proprio baiuvaro Arbeo (1127, Arbenburc), su cui si è sovrapposto nel corso dell'Alto Medioevo il termine Ehren collegato alla tradizione cavalleresca.
Il Castello di Casteldarne/ Ehrenburg
Il castello sorge sulla collina boscosa a sud del fiume Rienza, sulla cui sommità sorge la chiesa parrocchiale. Originariamente il castello apparteneva ai Signori von Ehrenburg, un ramo dei Signori di Rodengo, attesato dal 1270. Successivamente fu ampliato sino a divenire nel '700 una delle residenze più prestigiose dell'intera regione, è legato al nome dei Kϋnigl.
Il complesso consiste in un recinto a pianta pentagonale con quattro torrette cilindriche ed una quadrata ai vertici, che racchiudono l'area occupata quasi completamente dagli edifici. Sul lato a monte sorge la parte più antica con il mastio che ha una bella bifora con capitello a foglie. All'edificio ad esso addossato si conserva un affresco di San Cristoforo e San Giorgio del XV secolo.
Promotore dei lavori cinquecenteschi fu Caspar Kϋnigl (1481-1541), educato alla corte vescovile di Trento grazie alla madre, Caterina von Cles, fu consigliere del vescovo (Giorgio III Neideck) e successivamente dell'imperatore Massimiliano I. Quale nuova prestigiosa residenza egli si fece erigere il palazzo che si affaccia sulla valle chiamando nel 1512 per la costruzione del cortile a loggiato il maestro lombardo Lucio de Spaciis, che un ventennio dopo avrebbe diretto i lavori al castello di Innsbruck.
Con il principe vescovo Kaspar Ignaz e il fratello Sebastian Kϋnigl il castello fu rinnovato a partire dal 1732 nel gusto barocco, a cui si ispirano gli affreschi della grande sala al rpimo piano del palazzo e le decorazioni a stucco di numerosi ambienti. Nella cappella la pala dell'altare con S. Giovanni Nepomuceno inginocchiato davanti alla Madonna è di Francesco Unterperger. Assai ricco è l'arredo, con preziosi mobili e dipinti. Nella biblioteca si conserva il rotolo di 15 metri di lunghezza dipinto in occasione dell'incoronazione dell'imperatore Carlo V da parte del papa Clemente VII, con centinaia di ritratti dei presenti all'evento.
(Gioia Conta, I luoghi dell'arte)
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