sabato 24 settembre 2011

Castel Tasso/ Schloss Reifenstein





Il castello, tra i meglio conservati della regione, appartiene al periodo più antico dell'architettura castellana tirolese.

Feudo del vescovo di Bressanone già prima del 1100 fu attribuito ai signori di Stilves a partire dal 1170, quindi ai Trautson. Dal XIII secolo di proprietà dei conti di Tirolo e tenuto dai suoi ministeriali, passò nel 1469 ai Cavalieri dell'Ordine Teutonico che loebbero finoalla secolarizzazione napoleonica del 1809.

Nel 1813 il governo bavarese lo cedette, come indennizzo, ai Thurn und Taxis, gestori dell'organizzazione postale europea.

Resti delle fandazioni del primitivo castello della fine dell'XI secolo sono attestati sul punto più alto della collina, il mastio è del XII secolo. Circondato da un muro di cinta quadragonlare ha sempre avuto una funzione esclusivamente militare.

Al piano terreno si trovano tre costruzioni in legno che fungevano, presumibilmnete, come dormitori per servi e soldati. Al primo piano, da cui sale a quello superiore una scala in legno originaria, la trave principale del soffitto è sorretta al centro da una rara testimonianza di pilastro duecentesco in legno, quadrato alla base, decorato con particolari a bugnato. Alto 6 metri, al pilastro sono inseriti due sostegni "a forchetta". Di poco posteriore è l'ampia cucina.

Con il passaggio swl castello all'Ordine Teutonico il cavaliere Wolfgang von Neuhaus e il suo successore Heinrich von Knoringen provvidere al suo ampliamento e alla sistemazione degli interni.

Tra le numerose sale dell'ampia costruzione le più notevoli sono: la Sala del Capitolo, o stube gotica, e la Sala Verde ce occupatutto il secondo piano.

Venne creata una corte interna con la cisterna che raccoglie l'acqua piovana raccolta dalle falde dei tetti.

La sala del capitolo è completamente rivestita con tavole in legno di pino incorniciate da sottili liste fissate con borche. Gli stemmi riccamente ornati dipinti sulla trave e sopra la porta appartengono all'imperatore Massimiliano, all'Ordine Teutonico e al cavaliere Wolfgang von Neuhaus.

La sala verde è un fantastico intreccio di viticci di colore verde, che acquistano rilievo con l'ombreggiatura nera e i girali di colore bianco. L'attuale colore verde malachite è conseguenza dell'umidità che ha trasformato in questo l'originale blu azzurrite. Tra i girali appaiono anche fiori e frutta colorati ma anche alcune figure come: un folle con una gabbia di uccelli, un personaggio che si arrampica, alcuni Santi tra i quali Cristoforo, Wolfgang e nella nicchia della finestra S. Antonio l'Eremita e S. Antonio da Padova. La cappella è divisa dalla stanza da un cancello in legno traforato a sesto acuto di rara bellezza.

Dalla sala verde si accede alla "stanza dei conti" per una scaletta a ripidi scalini ed un portale a schiena d'asino con due porte in ferro. Sulla porta con il battente è dipinta l'inconsueta figura del "Nessuno", un vecchio che si contorce le mani, accanto a lui una spada spezzata e vesti stracciate che stanno a significare la sua mala sorte: egli rappresenta il capro espiatorio.


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