Lo scultore Michael Stolz di Innsbruck progettò la bella facciata articolata dall'ampio portale e gran parte dell'arredo interno con i sei altari laterali, gli stalli del coro, i banchi e l'organo mentre l'altare maggiore fu eseguito nel 1876 da Johann Wirt di Appiano su disegno di Josef Uberbacher.
In occasione della ricostruzione della chiesa nel 1850 numerose lastre tombali, in precedenza murate all'interno, furono trasportate lungo il muro orientale esterno. La più antica è quella di Hans di Northeim, detto Sarntheiner per la sua origine, morto nel 1475; fu segretario intorno alla metà del '400 dell'arciduca Sigismondo di Tirolo e portò la sua famiglia ad un invidiabile livello sociale diventando il capostipite dei Signori di Sarentino. Nello stemma è riconoscibile il leone che procede verso sinistra; sul cimiero gli fu permesso porre il busto incoronato del granduca. Tra le altre lapidi, quella del nipote di Hans von Northeim, Hans von Sarnthein morto nel 1547, un'altra di un bolzanino deceduto a Sarentino nel 1526 e quella smeplice del contadino Gordian Gagers di Rungg, il cui stemma testimonia l'ambiziosa aspirazione di fregiarsi di un titolo nobiliare.
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