giovedì 18 agosto 2011

Castello di S. Zeno/ Zenoburg

Il castello sorge su un pianoro a picco su tre lati all'imbocco della Val Passiria, dove corre la strada per il passo del Giovo. Già sede di un castelliere preistorico, il sito ebbe continuità di insediamento anche in età romana (castrum maiense). Fu un luogo di rifugio durante le invasioni barbariche per gli abitanti della zona e luogo di culto assai venerato.

Nell'alto medioevo venne eretta la cappella dedicata a San Zeno, meta di pellegrinaggi. Attorno al 470 la chiesa accolse le spoglie di San Valentino e nel 725 vi fu sepolto San Corbiniano. Pochi anni dopo le spoglie dei due santi vennero traslate a Frisinga, mentre in seguito la cappella cadde in disuso.

Nel 1285 fu acquistato da Mainardo II, riedificato e ampliato dal figlio Enrico di Tirolo. Quando nel 1301 Castel Tirolo fu distrutto da un incendio, la sede della famiglia dei conti di Tirolo venne spostata a Castel San Zeno. Nel 1347 il castello venne distrutto ad opera di Carlo IV, fratello di Giovanni di Lussemburgo (il marito ripudiato da Margaretha di Tirolo), dopodichè non venne più ricostruito ed andò completamente in rovina.

Nel 1800 Leopold von Braitenberg acquistò il castello e fece ristrutturare la struttura, rendendola di nuovo abitabile.


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