mercoledì 20 aprile 2011

Hans Vintler



Il poeta Hans Vintler (+1419) era nipote di NiklausVintler di Castel Roncolo, che era uomo dotato di particolare sensibilità artistica nonché alto funzionario finanziario del principe territoriale. Egli non solo successe allo zio quale funzionario statale a servizio di Federico IV. d'Asburgo, detto "dalle tasche vuote", ma anche servì il duca come suo ambasciatore a Venezia. Avendo per questa ragione grande dimestichezza con la lingua e la cultura italiana, tradusse nell'anno 1411 in lingua tedesca la poesia didascalica "Fiori di Virtù", composta dal monaco domenicano Tommaso Gozzardini intorno all'anno 1320, e la integrò con un'aggiunta di versi propri fino a portarla a circa 10.000 versi.

In questo modo, l'opera di Hans Vintler superò in quantità l'opera lirica del suo contemporaneo Oswald von Wolkenstein. Nella sua traduzione, Hans Vintler si occupa di vizi e virtù e li confronta con il proprio tempo.

L'opera di Tommaso Gozzardini di Bologna è scritta in una prosa quasi dialettale ed è suddivisa in trentacinque capitoli dedicati e intitolati in modo alterno ad una virtù e ad un vizio, associati nel titolo alle caratteristiche di un animale. I capitoli seguono uno schema ripetitivo: viene infatti dapprima data la definizione del vizio o della virtù, seguono numerosi giudizi, soprattutto di filosofi o di provenienza biblica, infine alle volte il capitolo si conclude con una breve narrazione che serva da esempio.

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