mercoledì 3 novembre 2010

Santa Valpurga tra leggenda e realtà

Santa Valpurga (710-779), ex dama del Sussex, segretamente introdotta alla Tavola Rotonda, dove avrebbe imparato a seguire la strada attraverso le nebbie di Avalon, venne in Sassonia, stabilendosi ad Eichstaett, per combattere gli stregoni sassoni che la notte del 1° maggio si recavano al conclave sulla vetta del Monte Brocken, allo scopo di condensare certe energie per combattere i cavalieri carolingi che facevano capo alla Vehme.
Valpurga, che conosceva la tradizione latina del sacrificio del 1° maggio alla dea Maja Volcani, avrebbe domato quelle energie, diventando invulnerabile sul piano sottile.
Fu pertanto considerata dai cavalieri carolingi una sorta di condottiera, artefice della grande vittoria sui Sassoni, raggiunta con la resa del loro re Vitichindo e con la sua conversione al cristianesimo, seguita da quella di tutto il suo popolo.
Quando morì, Valpurga era badessa del monastero di Heidenheim, presso Eichstaedt, dove iniziava le dame sassoni, facendone le spose del Signore del Trono del Mondo.
Valpurga infatti conosceva, in tutti i suoi risvolti, la profezia fatta da Merlino quando il re bretone Vortigern aveva macchiato di sangue il regno, usurpandolo ai figli del re legittimo, Ambrogio e Uter Pendragon, quest'ultimo futuro padre di Artù, e chiamando in Britannia gli invasori sassoni.
La profezia riguardava la grande battaglia fra i due draghi, uno rosso in rappresentanza del popolo bretone, e l'altro bianco come immagine dei Sassoni; battaglia che, con la sconfitta materiale di questi ultimi, avrebbe dato inizio alla catena di eventi che dovevano sconvolgere il mondo, prima del ritorno finale di Artù ad Avalon, dove era stato condotto, mortalmente ferito, da certe donne misteriose per esservi rigenerato.

Al di là della leggenda, S.Valpurga fu innalzata agli onori degli altari da quello stesso papa Leone III che la notte di Natale dell'800 incoronò a Roma Carlo Magno, imponendogli la corona costantiniana del Sacro Romano Impero, dopo che lo stesso Carlo già aveva cinto a Monza, nel 774, la Corona di Ferro che lo consacrava Re d'Italia e dei Longobardi.
Il 1° maggio dell'870, le spoglie mortali di Santa Valpurga furono trasportate ad Eichstaet nella chiesa della Santa Croce. La sua tomba, nei mesi invernali, si ricopre inspiegabilmente di una strana sostanza oleosa che raggiunge il suo massimo afflusso a fine aprile. La tradizione popolare vuole che quest'olio protegga dalle streghe, rendendo invulnerabili sul piano sottile coloro che se ne spalmano il corpo, e che possono così agire indisturbati nella notte del 1° maggio; di conseguenza la stessa Valpurga è diventata il simbolo della perpetua lotta con le forze tenebrose ostili al Re del Mondo.
La vigilia di quella notte, Walpurgis Nacht, è a ragione considerata il momento in cui certe oscure forze possono, avvalendosi della magia, prendere il sopravvento sui cavalieri celesti carolingi che sostengono il signore del Trono del Mondo.
La stessa tradizione vuole anche che l' invisibile battaglia si rinnovi ogni anno, aperta dalla cavalcata delle Valchirie sassoni, condotte proprio da Walpurga.

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