giovedì 18 novembre 2010

Castel Flavon/ Haselburg










Grazie alla concessione del vescovo di Trento i Signori von Haslach poterono
spostare nel 1237 la propria residenza dalla cosiddetta “Weisshaus” nel castello di Haselburg. In tale data infatti Ulrich von Haslach viene denominato nelle fonti come Ulrich von Haselberg.
Alla semplice casa torre originaria sia aggiunsero nel tempo e sotto diversi proprietari, tra cui i signori di Greifenstein e di Katzenstein nel XIV secolo, di Lichtenstein, di Wolkenstein, di Voels e Kuepach nel XV e XVI secolo ; i Kuepach lo ebbero fino al 1730.
Alla prima metà del 1500 risale la ricostruzione del lato sud ovest e di quello est del palazzo ancora oggi esistente, il quale fu oggetto di abbellimento tra cui la decorazione ad affresco in stile rinascimentale di alcune stanze. In una sala del secondo piano del tratto est sopra il rivestimento in legno della parete corre un fregio con medaglioni degli imperatori romani con scene, scandite da cariatidi, della Storia Romana e della Mitologia nella parte sottostante; sulla porta c'è lo stemma dei Voels – Colonna con data 1541.
Al secondo piano del tratto ovest gli affreschi delle due sale sono attribuiti a Bartlme Dill Riemenschneider. Tra due fregi a ghirlanda e frutta si allineano su tre pareti scene tratte dalla Metamorfosi di Ovidio.
Di grande interesse nel quadro la sfida di Febo e Eros è la rappresentazione del paesaggio in cui si riconosce la casa Niederhaus, l'antica cappella di Santa Geltrude e lo stesso castello Haselburg.
Ora è un suggestivo ristorante.

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