


Gli appartenenti a queste due comunità avevavo tempo fino al 31 dicembre 1939 per scegliere tra il rimanere in Italia o emigrare nella Germania nazista. Ai fini di gestire l'opzione le autorità naziste avevano stabilito distaccamenti ufficiali nelle località della provincia di Bolzano. L'86% dei Sudtirolesi optarono per la cittadinanza tedesca.
Chi scelse di rimanere, "i Dableiber", fu additato come traditore spargendo inoltre la voce di - in realtà inesistenti - deportazioni in Sicilia.
D'altra parte chi scelse di partire, "Optanten", fu qualificato come nazista. L'opzione distrusse molte famiglie e si ritiene che abbia ritardato lo sviluppo economico della provincia per molti anni.
Le prime famiglie lasciarono i propri luoghi natali nel 1939 e fino al 1943 un totale di circa 75.000 sudtirolesi emigrò (non esiste comunque un numero ufficiale certo, pubblicamente accettato dai diversi gruppi linguistici e dai partiti politici locali).
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