Per la prima volta si parla di questa chies nel 1328 e i muri longitudinali risalgono a quel periodo. Nel 1450 venne costruito il coro e la navata con la volta. Sulla facciata si possono ammirare gli affreschi di S. Cipriano e S. Sebastiano. All'interno della chiesa, lungo le pareti della navata troviamo una serie di affreschi che rappresentano le leggende dei SS. Giustina e Cipriano (Cipriano, un mago pagano, cerca di sedurre Giustina con l'aiuto del diavolo. Ma Giustina riesce a convertirlo e poi entra in convento, Cipriano diventa vescovo. Ambedue patiscono il martirio in un pentolone di olio bollente.)
Nella fascia superiore si illustra la Passione di Cristo. Gli affreschi si allineano stilisticamente a quelli di Bolzano nella chiesa di San Virgilio sul Virgolo, nella cappella di San Nicolò a Bolzano e a San Giacomo di Laives. Questo ciclo di affreschi sono opera degli artisti della "scuola di Bolzano" e risalgono al 1370.
Verso il 1470 la navata fu coperta dalla volta gotica e la confraternita dei sarti vi fece dipingere da Conrad Waider di Straubing la leggenda di San Sebastiano in 11 scene. Sebastiano incoraggia al martirio Marco e Marcellino, guarisce il giudice infermo Cromazio, si professa cristiano davanti all'imperatore, viene legato e trafitto da molte frecce; curato si ripresenta dall'imperatore che lo fa ammazzare a bastonate e gettare nella cloaca. Il santo appare in sogno alla vedova Lucina per indicarle dove si trova il suo corpo.
Sulla parete d'ingressosi può ammirare il Giudizio Universale fatto dipingere nel 1492 dai conciapelle, e la messa di S. Gregorio commissionata dal giudice locale.
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