L'attuale piazza del Tribunale originariamente dedicata al fratello del Duce, Arnaldo Mussolini - direttore del "Popolo d'Italia" dal 1922 - e venne realizzata nel punto di convergenza tra due assi stradali di primaria importanza: viale Giulio Cesare (oggi Corso Italia) e via Cesare Augusto (attualmente via Duca d'Aosta), in quel momento non ancora realizzata.
La funzione della piazza era quella di ospitare le varie manifestazioni fasciste che quasi sempre partivano presso la Casa del Fascio (ora Palazzo degli Uffici Finanziari).
Dpmina la piazza il maestoso palazzo del Tribunale, progettato nel 1939 dagli architetti Paolo Rossi de' Paoli e Michele Busiri Vici e costruito a cura del Genio Civile di Bolzano. Venne portatoa termine dopo la fine della II guerra mondiale.
Dal 1899 la sede del Palazzo di Giustizia si trovava in via Dante (attualmente Comando dei Carabinieri), nel 1952 tutti gli uffici si trasferirono nel nuovo Palazzo di Giustizia di piazza del Tribunale.
Il fronte principale della costruzione è concavo, rivolto verso la piazza, con un grande porticato e un'ampia scala. Sul frontone dell'edificio, sopra l'entrata principale, una grande scritta in marmo: PRO ITALICO IMPERIO VIRTUTE IUSTITIA HIERARCHIA UNGUIBUS ET ROSTRIS. L'edificio è rivestito in marmo travertino, in parte liscio e in parte bugnato.
Nel Palazzo di Giustizia venne inaugurata il 12 settembre 1948 la prima Fiera Internazionale di Bolzano.
Di fronte al Tribunale sorge il Palazzo degli Uffici Finanziari, l'antica "Casa littoria" o "Casa del Fascio". L'edificio fu progettato dagli architetti Pelizzari, Plattner, Poggi. Fungeva da centro decisionale, direttirvo e sede della gestione fascista.
I muri sono rivestiti da mattoncini simili a quelli dell'epoca imperiale romana. Il basamento è in travertino. I contorni delle finestre sono in pietra. (nel progetto originale era prevista uan torre littoria che doveva essere posta sul fianco sinistro dell'edificio ed essere alta 60 metri. Sulla sua sommità doveva essere montato un faro per sottolineare la maestosità dell'opera). Con l'inizio della guerra il progetto fu accantonato!
Nonostante l'impronta chiaramente monumentale l'edificio si rivela, ad un attento esame, un esperimento di fusione tra due diversi pensieri archietttonici.
Da una parte la monumentalità romana, voluta dal partito per simboleggiare la sua potenza, e dall'altra il razionalismo e la smeplicità dovuta agli influssi della scuola tedesca (Plattner).
Agli inizi del 1942 la Casa Littoria era terminata; la facciata principale verso la piazza, chiusa da due quinte di marmo travertino, sopra il portico d'accesso è abbellita da un grande bassorilievo che misura 36 metri di lunghezza, 5 metri d'altezza e 50 cm. di bassorilievo:
la parte sinistra simboleggia la Marcia ascensionale dell'Italia fascista, la destra il periodo successivo alla fondazione dell'Impero - la conquista della Spagna - la liberazione del "Mare Nostrum". Al centro la figura del Duce a cavallo. L'opera di rilevante pregio artistico è stata realizzata da Hans Piffrader (*), uno die più insigni scultori del periodo. Nel 1919, momento critico dell'annessione del Sudtirol ed ella crescente politica fascista, Piffrader si trovò tra quegli artisti locali che incontrarono il favore del Regime dittatoriale (tra questi Egger Lienz, Gabloner, Moser, Ehrenhofer) e che assunsero diversi incarici pubblici.
Al centro della piazza è stata collocata la fontana circolare delle Naiadi dello scultore trentino Eraldo Fozzer. Originariamente la fontana era destinata alla città di Trento da cui venne allontanata in quanto giudicata contraria alla pubblica decenza e donata a Bolzano.
(*) Hans Piffrader nasce a Chiusa nel 1888, studia ad Innsbruck e Vienna. Nel 1931 si trasferisce a Bolzano. Nel 1938 opera all'Istituto Cesare battisti di Bolzano. Nel 1939 esegue il rilievo per la Cassa di Risparmio di Bolzano e tra il 1939 e il 1942 il bassorilievo per la Casa del Fascio. Le sue sculture si trovano presso i musei civici di Bolzano, Innsbruck e Vienna. Muore a Bolzano nel 1950.
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