sabato 19 giugno 2010

Michael Gaismair













Michael Gaismayr
nacque a Ceves nel 1490 da una famiglia di contadini e piccoli imprenditori minerari. Studiò alla Scuola dell'Ordine Teutonico di Vipiteno e svolse il compito di scrivano nelle miniere di Schwaz, per passare poi nel alle dirette dipendenze del capitano dell'Adige Leonhard von Voels. Nel 1525 divenne segretario del principe vescovo di Bressanone Sebastiano Sprenz.
Fu capo e ideologo della rivolta contadina -Bauernkrieg - del 1525.Il motivo scatenante la rivolta contadina fu la decisione del Principe Vescovo di Bressanone di nominare revocare il titolo di pescatore vescovile alla famiglia Paßler, della Valle di Anterselva, nei pressi di Brunico: ciò dette la stura ad una serie di gravi disordini, fomentati dalla famiglia Paßler, sia nei confronti del nuovo pescatore che nei confronti delle autorità vescovili. Alla guida del movimento si era posto Peter Paßler. La reazione dell'autorità fu il bando di alcuni componenti della famiglia, la loro cattura e messa a morte. Anche Peter Paßler venne catturato, e condannato a morte a Bressanone, il 9 maggio 1525. Il giorno successivo, poco prima che la condanna di Paßler venisse eseguita, I contadini di Bressanone e dei dintorni si rivoltarono contro il vescovo. Peter Paßler venne liberato e si unì agli insorti. Qualche tempo dopo venne assassinato dai suoi stessi compagni di rivolta.
Il 13 maggio Gaismair venne nominato capitano dai contadini in rivolta. Subito convocò la dieta provinciale per il giugno successivo, a Innsbruck. In quest'occasione richiese al reggente della Contea del Tirolo, l'arciduca Ferdinando una serie concessioni:
  • Eguaglianza di fronte alla legge e redazione di una raccolta di leggi civili e penali
  • Abolizione dei privilegi della nobiltà
  • Elezione dei giudici e loro pagamento, in modo che fossero indipendenti dall'esazione di pene pecuniaria
  • Abolizione del potere della Chiesa, tramite:
    • l'elezione dei parroci
    • la destinazione delle decime unicamente a opere di carità

La dieta terminò con un compromesso, ma nell'agosto del 1525 Ferdinando fece arrestare Gaismair a Innsbruck, cancellò tutte le sue assicurazioni, e represse militarmente la rivolta contadina.Dopo sette settimane di prigione riuscì a fuggire in Svizzera, dove conobbe Ulrico Zwingli, abbracciando la sua riforma.In Svizzera (gennaio-marzo 1526) redasse gli statuti che dovevano essere l'alternativa al compromesso di Innsbruck: una repubblica di minatori e contadini, con sede a Bressanone, con le risorse minerarie bene pubblico e beni artigianali venduti sotto controllo statale. Preparò anche militarmente la rivolta, con l'aiuto di Zwingli. Nonostante le vittorie sul campo, Gaismair e il suo esercito furono costretti alla ritirata attraverso gli Alti Tauri e la Val Pusteria, riparando ad Agordo, territorio della Serenissima Repubblica di Venezia, all'epoca in guerra con gli Asburgo (Lega di Cognac). Gaismair combatté nelle truppe venete e si guadagnò il riconoscimento di un vitalizio che gli consentì di stabilirsi a Padova, ma non riuscì ad ottenere nuove truppe per entrare in Tirolo e riprendere la rivolta (nel dicembre 1529 l'Austria e Venezia avevano infatti firmato la pace).

Morì nel 1532 a Padova, in Prato della Valle (dove è presente una targa in sua memoria) per mano di due sicari assoldati da Ferdinando I.

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