Nella prima metà di giugno, sulla pendici del Tirolo, bruciano grandi fuochi a forma di cuore per rinnovare un patto inziato più di 200 anni. Nel 1796 le armate di Napoleone, simbolo di una rivoluzione illuminista fortemente avversata dalla chiesa, stavano avvicinandosi al Tirolo.
Per scongiurare questa sciagura ci fu una seduta eccezionale del Parlamento tirolese che si riunì a Bolzano. I membri del Parlamento stipularono un patto con il Sacro Cuore di Gesù: se Gesù avesse risparmiato il Tirolo dall'invasione delle truppe napoleoniche, i tirolesi - in senso di riconoscenza - avrebbero acceso ogni anno grandi fuochi in suo onore. Napoleone, giunto a Trento, non proseguì verso nord ma cambiò rotta procedendo per la Valsugana, arrivando a Vienna attraverso il Friuli. Gesù aveva salvato il Tirolo dall'invaasione napoleonica e da allora, ogni anno, si accendono grandi fuochi in tutte le valli e montagne. I fuochi del sacro Cuore sono uno spettacolo magico che regala grandi suggestioni.
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