Nel 1487 Sigismondo il Danaroso, senza
capire la reale portata di ciò che stava decidendo, si fece convincere a
dichiarare guerra alla Serenissima.
Si trattava di un piano concepito
dal capitano della Contea Gaudenz von Matsch, che agiva in accordo con i duchi
di Baviera e con un partito favorevole alla guerra presente anche nel
Principato di Trento.
Il calcolo dei Bavaresi, che
realisticamente prevedevano la sconfitta di Sigismondo, era quello di far
precipitare la Contea in una voragine di debiti per spingere il conte a
svendere i suoi possedimenti. L’obiettivo dei Trentini era quello di
riconquistare parte dei territori persi nel corso del secolo XV e occupati da
Venezia.
Le ostilità iniziarono con un atto
totalmente arbitrario: 130 mercanti veneziani che si trovavano alla fiera di
Bolzano furono imprigionati e loro merci, per un valore di 200.000 Gulden,
confiscate. Il denaro serviva per assoldare 12.000 mercenari, ma l’utilizzo di
mercenari si rivelò un calcolo errato.
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Castel Pietra a Calliano |
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Castel Beseno |
Nella battaglia perse la vita il comandante delle truppe veneziane Roberto da Sanseverino d'Aragona (1418 - 1487), morto annegato nelle acque dell'Adige.
Con atto di riparazione il re Massimiliano I, divenuto anche conte del Tirolo, fece erigere nel Duomo di Trento un monumento al comandante delle truppe veneziane Roberto da Sanseverino d'Aragona.
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Monumento dedicato a Roberto Sanseverino al Duomo di Trento |
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